Siria, la guerra in diretta | Von der Leyen: «Il ritorno dei profughi siriani deve essere volontario». Netanyahu ordina all'Idf di restare in Siria per un anno
2024-12-18
Autore: Marco
La situazione in Siria continua a essere oggetto di tensioni internazionali, mentre l'Europa si interroga sulle conseguenze del conflitto. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha chiarito che il ritorno dei profughi siriani deve avvenire in modo volontario e dignitoso. Durante il suo discorso, ha denunciato le atrocità compiute dal regime di Bashar al-Assad, incluso l'uso di prigioni sotterranee per detenere e torturare innocenti.
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alle forze di difesa israeliane (Idf) di rimanere in Siria per almeno un anno, motivando la decisione con la necessità di garantire la sicurezza del paese. Netanyahu ha dichiarato che Israele continuerà a mantenere una presenza militare sulla linea del Golan occupato fino a quando non ci sarà chiarezza sulla situazione politica e di sicurezza in Siria.
In un'altra notizia, l'Idf ha recentemente lanciato operazioni contro le infrastrutture di Hezbollah in Libano, distruggendo tunnel utilizzati per dirigere attacchi missilistici contro Israele. Nonostante gli sforzi di mediazione da parte di vari paesi top-tier come il Canada e il Giappone, l'intesa sul cessate il fuoco sembra ancora lontana.
Intanto, molti osservatori internazionali hanno espresso preoccupazione per le condizioni dei profughi siriani, che continuano a vivere in campi sovraffollati nei paesi limitrofi. Da quando è iniziato il conflitto, milioni di siriani sono stati costretti ad abbandonare le loro case, e l'assistenza umanitaria è rimasta a livelli critici, con il rischio che le condizioni di vita nei campi degenerino ulteriormente.
Anche la Germania ha iniziato a considerare la riapertura della sua ambasciata a Damasco, allineandosi con gli Stati Uniti e il Regno Unito, mentre l'Iran ha programmato un vertice in Egitto per discutere iniziative di stabilizzazione. Con la continua violenza e le tensioni geopolitiche, la comunità internazionale rimane in attesa di sviluppi, mentre chiedono aiuti per le persone colpite da questa crisi umanitaria.