La FIAT si trova in una situazione critica all'interno del gruppo Stellantis, che sta mettendo in atto strategie che potrebbero danneggiare notevolmente l'iconico marchio torinese.

Il 2024 si preannuncia come un anno particolarmente difficile per FIAT e Stellantis, con solo alcuni marchi come Peugeot e Citroën che mostrano segni di crescita. In un contesto in cui FIAT ha visto un declino delle vendite anche in patria, superata da Volkswagen e Toyota, l’azienda deve affrontare sfide considerevoli. Attualmente, l'offerta di veicoli è obsoleta e non riesce a soddisfare le aspettative degli automobilisti. Con l’attesa per la nuova Grande Panda, il portafoglio modelli della FIAT è poco innovativo e stanco.

L'uscita nel 2023 della nuova 600 ha causato delusioni: appare come un ibrido tra la 500X e la classica Stilo, e ha registrato un vero e proprio flop, specialmente nella versione elettrica. Ma il vero problema arriva ora da Stellantis, che sta per lanciare una nuova gamma di veicoli economici e pratici che potrebbero mettere definitivamente in ginocchio FIAT nei prossimi anni.

Stellantis e Leapmotor: un gioco pericoloso per FIAT

Con l'acquisizione all'inizio del 2024 del marchio cinese Leapmotor, Stellantis ha un piano ambizioso per penetrare nel mercato europeo delle auto elettriche a basso costo. I primi modelli, come la citycar T03, che parte da soli 17.900 euro, rappresentano una scelta estremamente competitiva rispetto alla futura FIAT Grande Panda elettrica, che avrà prezzi ben più elevati. La C10, un SUV di dimensioni generose, avrà un prezzo di circa 36.000 euro, ma sta attirando l'attenzione per le sue caratteristiche avanzate e per la convenienza.

Mentre FIAT si trova a dover rinnovare la propria gamma e a risolvere i suoi problemi di mercato, la nuova proposta di Stellantis rappresenta una minaccia concreta e diretta. Non solo il marchio Leapmotor sta per diventare una seria competizione, ma l’attenzione degli automobilisti europei si sta spostando sempre di più verso modelli più economici e sostenibili. La grande domanda è se FIAT riuscirà a rispondere a questa sfida o se la storica casa automobilistica rischierà di essere sopraffatta dal cambiamento in atto nel settore automobilistico europeo.