Carlos Tavares, l'amministratore delegato di Stellantis, sta per mettere in atto una mossa drammatica: un rimpasto del management che potrebbe cambiare il destino della casa automobilistica. Il piano verrà presentato durante il consiglio di amministrazione che si tiene presso la storica sede americana di Auburn Hills, un incontro critico previsto tra oggi e giovedì.

Secondo fonti vicine alla situazione, Tavares potrebbe proporre cambiamenti significativi non solo nei dipartimenti finanziari, ma anche tra i responsabili regionali e i dirigenti dei vari marchi, un'azione necessaria dopo l'allarmante profit warning che ha scosso il gruppo.

Ma non è solo il management a essere sotto esame: durante la riunione, potrebbero sorgere interrogativi sul futuro dello stesso Tavares. La notizia che John Elkann, presidente del consiglio e ceo di Exor, sta cercando un successore è stata un fulmine a ciel sereno, dal momento che il contratto di Tavares scade all'inizio del 2026 e le sue eventuali decisioni potrebbero influenzare il corso dell'azienda.

Con 66 anni sulle spalle e un occhio attento al controllo dei costi, Tavares si trova davanti a una situazione difficile. Da inizio anno, il titolo di Stellantis ha subito una flessione drammatica, perdendo oltre il 42% del suo valore e la capitalizzazione è ora crollata a soli 35 miliardi di euro. Gli sforzi per riorganizzare il gruppo in un contesto di vendite in calo e un eccesso di scorte - frutto di una politica commerciale errata e di prezzi troppo alti per modelli poco competitivi - diventa quindi essenziale.

Gli Stati Uniti rimangono una zona cruciale per Stellantis, con circa il 50% del profitto che proviene da questa regione. La case automobilistica, forte dei marchi iconici come Jeep, Ram e Dodge, è ora sotto pressione per ripristinare la fiducia degli investitori e rivitalizzare le vendite. La decisione che uscirà dal consiglio potrebbe rivelarsi decisiva non solo per il futuro di Stellantis, ma anche per l'intero settore automobilistico in un periodo di grande incertezza economica.