Nazionale

Tragedia a Padova: un rider muore investito mentre nasce il suo secondo figlio

2024-09-30

Autore: Alessandra

Una tragedia ha colpito Padova, dove Alì Jamat, un rider pachistano di 31 anni, è morto dopo un incidente stradale mentre stava lavorando. Il dramma si è consumato la notte tra il 6 e il 7 settembre a Limena, poco prima della nascita del suo secondo figlio. Alì, che stava effettuando l'ultima consegna della sua giornata lavorativa, è stato investito da un'auto guidata da una donna di 24 anni. L'impatto violento lo ha fatto cadere a terra, provocandogli un grave trauma cranico.

Trasportato d'urgenza in ospedale, Alì è rimasto in coma per giorni, attaccato a un respiratore artificiale, fino a quando i medici hanno dichiarato la morte cerebrale. La sua salma è stata successivamente trasportata in Pakistan per essere sepolta nella sua città natale, al confine con l'India.

Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha espresso il suo cordoglio attraverso un post su Facebook, sottolineando la necessità di garantire maggiori diritti e tutele ai lavoratori come Alì. «È una tragedia che evidenzia l'urgenza di migliorare la sicurezza sul lavoro. Non possiamo permettere ulteriori morti», ha dichiarato il sindaco.

Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Pd in Veneto, ha aggiunto che è fondamentale intervenire per proteggere i diritti dei rider, chiedendo l'adozione di una carta dei diritti per i lavoratori digitali. Ha sottolineato come questo tragico evento non debba essere considerato una fatalità, ma un monito per le istituzioni ad agire concretamente.

Questa tristissima vicenda riporta alla luce le condizioni precarie in cui spesso lavorano i rider, un settore che, sebbene in continua espansione grazie alla digitalizzazione, necessita di regole più rigorose per evitare sfruttamento e garanzie lavorative.