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Tragedia in Trentino: Muore Riccardo Scalmazzi dopo una Puntura di Zecca e una Battaglia Contro l'Encefalite

2024-12-19

Autore: Giovanni

Riccardo Scalmazzi, un uomo di 57 anni originario di Gavardo, è tragicamente deceduto in Trentino, solo due mesi dopo essere stato punto da una zecca. Il suo drammatico stato di salute è peggiorato rapidamente, portandolo a un coma prolungato all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato ricoverato a causa di un'encefalite provocata dall'aracnide.

La puntura

Secondo quanto riportato da L'Adige, Scalmazzi iniziò a manifestare sintomi allarmanti due mesi fa, con un rapido deterioramento della sua condizione che richiese un'urgente ospedalizzazione. Ha combattuto per la vita per ben 60 giorni, affrontando immensi disagi fino al triste epilogo.

Chi era

Riccardo scalmazzi era ben noto nella comunità trentina, specialmente nella zona che si affaccia sul lago d'Idro. Cresciuto a Serle e residente a Bondone, era un amante della montagna e attivo nel gruppo degli Alpini. Lavorava nel settore edilizio e aveva anche una forte passione per la realizzazione di presepi, contribuendo alla tradizione locale.

I funerali

I funerali di Riccardo si svolgeranno oggi, giovedì 19 dicembre, proprio a Bondone, la sua residenza per lungo tempo, dove amici e familiari si riuniranno per onorarne la memoria e il contributo alla comunità.

L'encefalite da zecca

La meningoencefalite da zecche, responsabile della morte di Scalmazzi, è una grave malattia virale acuta che colpisce il sistema nervoso centrale, causata da un arbovirus simile a quello che provoca la febbre gialla e la dengue. Questa malattia si manifesta inizialmente con sintomi influenzali, per poi evolvere in meningite ed encefalite, condizioni potenzialmente letali. Identificata per la prima volta in Italia nel 1994 in provincia di Belluno, la malattia ha assunto proporzioni allarmanti in molte regioni d’Europa, soprattutto nell’Europa centrale e settentrionale.

Prevenzione e vaccino

Una nota importante riguarda la prevenzione: un vaccino efficace contro l'encefalite da zecca è disponibile da tempo in molti Paesi europei. In Italia, è stato registrato nel 2006 e richiede un ciclo vaccinale iniziale di tre dosi, con richiami ogni tre anni. È fondamentale per coloro che vivono in zone a rischio e per chi ama praticare attività all'aperto durante i mesi estivi, quando le zecche sono più attive.

La storia di Riccardo Scalmazzi segna un tragico monito sull'importanza della prevenzione e della consapevolezza nei confronti delle malattie trasmesse da zecche, un tema purtroppo ancora trascurato da molti.