Ucraina, l'Unione Europea e i dubbi sulla strategia di uscita. Meloni sostiene Trump per una pace giusta
2024-12-20
Autore: Maria
Il nostro inviato a Bruxelles ci informa che l'attenzione è rivolta al passaggio di poteri a Washington, che avverrà il 20 gennaio con l'inaugurazione del secondo mandato di Donald Trump.
Sarà solo in quel momento che si chiariranno le mosse strategiche del nuovo governo USA, un'attesa che grava anche sul primo Consiglio europeo della nuova presidenza di Antonio Costa e con Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea.
Non è un mistero che Trump desideri una soluzione rapida al conflitto tra Russia e Ucraina, un'opinione che ha condiviso con Emmanuel Macron e Giorgia Meloni durante l'inaugurazione della cattedrale di Notre Dame.
Keith Kellog, inviato speciale di Trump per la crisi russo-ucraina, ha recentemente dichiarato che entrambe le parti sono pronte a negoziare, segnando un'importante evoluzione rispetto al dibattito in corso.
A Bruxelles è evidente il divario tra i sostenitori del nuovo approccio di Trump e i paesi baltici, oltre a Polonia e Regno Unito, che temono un indebolimento del sostegno europeo all'Ucraina.
Mercoledì sera, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha incontrato i leader dell'Unione Europea per discutere la strategia comune dell'Europa.
Rutte prevede di tornare a Mar-a-Lago per discutere direttamente con Trump, e prima del 20 gennaio, Kellog visiterà diverse capitali europee, inclusa Roma.
L'Italia mantiene una posizione coerente con quella dell'amministrazione americana, convinta che Trump possa favorire una pace senza abbandonare Kiev.
Meloni, che ha lasciato il Consiglio europeo per un malessere, sostiene che l’approccio di Washington rimanga invariato, come del resto confermato dal sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari.
Quest'ultimo ha criticato alcune interpretazioni dell'intervista di Zelensky a Le Parisien, definendole una distorsione della realtà e un regalo alla disinformazione russa.
Il governo italiano continuerà a garantire supporto all'Ucraina, con un decreto previsto per lunedì che estende le forniture militari fino al 2025.
Con la speranza che nel 2024 Mosca e Kiev possano finalmente mettersi attorno a un tavolo, c'è la consapevolezza che la Russia stia affrontando un periodo di debolezza, soprattutto dopo le recenti difficoltà in Siria.
Tuttavia, c'è una crescente preoccupazione in Europa: se gli Stati Uniti dovessero ritirare il loro supporto, l'Unione potrebbe faticare a sostenere il costo della guerra.
Zelensky stesso ha evidenziato l'importanza dell'unità tra Stati Uniti ed Europa, affermando che sostenere l'Ucraina senza aiuto americano sarebbe molto difficile.
Nel tardo pomeriggio, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha contattato Trump, trasmettendo il messaggio dell'importanza della collaborazione transatlantica, con Meloni che ha ribadito il sostegno dell'Italia per una pace giusta in Ucraina.
Von der Leyen ha lasciato intendere che il 2025 potrebbe essere un anno cruciale per la risoluzione del conflitto.