Finanze

Wall Street Colpisce Ancora: Nuovi Massimi Storici Nonostante la Crescente 'Paura'

2024-10-07

Autore: Maria

Introduzione

La Borsa americana ha chiuso l'ultima settimana con un nuovo massimo storico, sorretta da dati macroeconomici sorprendentemente positivi che allontanano il timore di una recessione imminente. Sia l'indice ISM servizi che le nuove buste paga (non farm payrolls) hanno sorpreso al rialzo, stimolando un'ulteriore fiducia nel mercato. Tuttavia, il mercato obbligazionario ha mostrato segnali di difficoltà, facendo svanire alcune attese di riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve fino alla fine del 2025.

Rischi Geopolitici e Prezzo del Petrolio

Un elemento da non sottovalutare è il rischio geopolitico, che continua a pesare sugli investimenti. Il prezzo del petrolio ha registrato una forte crescita, con il WTI tornato sopra i 73 dollari al barile. Questo ha comportato un aumento nel costo delle opzioni per proteggersi da potenziali ribassi delle azioni. L'indice VIX, conosciuto come «indice della paura», sta attualmente orbitando intorno ai 20 punti, segnando una soglia critica che distingue tra un mercato sereno e uno nervoso. La volatilità rimane quindi un'incognita che si staglia dietro i trionfi di Wall Street.

Inflazione e Dati Economici

Le prossime notizie dal Medio Oriente potrebbero ulteriormente influenzare il mercato. Gli operatori stanno monitorando attentamente l'andamento dei prezzi delle materie prime, in crescita non solo per le tensioni Israele-Iran, ma anche a causa degli energici stimoli monetari e fiscali attuati dalle autorità cinesi.

Un aumento dei prezzi delle commodities potrebbe allontanare il rischio di una recessione, ma potrebbe anche condurre a una nuova impennata dell'inflazione. Giovedì 10 ottobre sarà reso noto il dato sull'inflazione negli USA per il mese di settembre: si prevede un calo al 2,3% per la componente principale e un 3,1% per il dato core, che esclude i prezzi più volatili come quelli energetici e alimentari. Nonostante la Federal Reserve sembri ora più concentrata sulla salvaguardia del mercato del lavoro, l'attenzione dei mercati si concentrerà sui prezzi al consumo e sull'impatto potenziale di un'escalation del conflitto in Medio Oriente.

Situazione in Europa

Nel contesto europeo, le Borse stanno mostrando segni di debolezza. Il Ftse Mib è distante del 5% dai massimi annuali di maggio, mentre il Cac 40 di Parigi ha un arretrato dell'8%. Al contrario, il Dax 40 di Francoforte ha recentemente raggiunto il massimo storico e, a fine settembre, è solo dello 0,9% al di sotto di quel livello. Questo è in gran parte dovuto alla forte interconnessione dell'economia tedesca con quella cinese, che si avvale di stimoli cospicui per contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di crescita del 5% del PIL entro la fine dell'anno. Un ulteriore vantaggio per il Dax 40 è il fatto che, a differenza degli altri indici, viene calcolato in modalità total return, integrando i dividendi al calcolo finale, il che offre un vantaggio competitivo rispetto ad altri indici azionari. Infine, il settore automobilistico, un pilastro dell'economia tedesca, pesa solo per il 7% sul listino locale.