Una recente audizione al Bundestag ha scosso il panorama politico tedesco: Bruno Kahl, capo dei servizi segreti esteri della Germania, ha avvertito che la Russia sarà in grado di lanciare un attacco contro la NATO entro il 2030. "Le forze armate russe sono in fase di preparazione e potrebbero sferrare un attacco al più tardi entro la fine di questo decennio", ha dichiarato Kahl, evidenziando come il Cremlino percepisca l’Occidente, inclusa la Germania, come un nemico.

L’obiettivo principale di Vladimir Putin, secondo Kahl, non si limita alla conquista dell’Ucraina, ma mira a "ricostruire un nuovo ordine mondiale". La dichiarazione di Kahl sottolinea il crescente timore che un deterioramento della sicurezza in Europa sia fortemente probabile, dato il comportamento "senza scrupoli" dei servizi segreti russi.

In un clima di crescente tensione, fa notizia anche un episodio recente che ha messo in allerta i servizi di sicurezza tedeschi. A luglio, la Germania ha rischiato di subire un grave incidente aereo a causa di un pacco sospetto che ha preso fuoco, potenzialmente a causa di un tentativo di sabotaggio orchestrato dalla Russia. Thomas Haldenwang, presidente dell’Ufficio per la protezione della Costituzione, ha rivelato che la situazione è stata evitata per un pelo: il pacco, che proveniva dagli Stati baltici e conteneva un dispositivo incendiario, ha preso fuoco solo a terra presso il centro logistico DHL di Lipsia. Se il pacco fosse stato imbarcato, l’aereo avrebbe potuto schiantarsi.

Questo episodio sottolinea l'importanza di rimanere vigili: non solo l'Europa deve affrontare la minaccia militare russa, ma anche il pericolo di attività di sabotaggio interno. La comunità internazionale deve unirsi per fronteggiare una Russia che non esita a incrementare le sue strategie ostili. La domanda rimane: quanto lontano si spingerà la Russia prima che le nazioni europee rispondano con fermezza?