Tecnologia

Bio-On: La Grande Illusione delle Bioplastiche e il Destino di un'Uccisione Finanziaria

2024-10-15

Autore: Sofia

Il processo sul fallimento di Bio-On, l'azienda pioniera nel settore delle bioplastiche, ha finalmente preso avvio a Bologna. Nel 2019 la società ha dichiarato bancarotta, portando alla luce una serie di scandali e irregolarità. Nove figure chiave, tra cui l'ex presidente Marco Astorri e il suo vice Guido Cicognani, sono accusati di bancarotta fraudolenta e distrazione di fondi, dopo che il fondo speculativo Quintessential Capital Management ha scatenato un attacco che ha rivelato le problematiche interne dell'azienda.

L'Ascesa di Bio-On: Un Sogno Strappato

Fondata nel 2015, Bio-On sembrava destinata a rivoluzionare il settore delle plastiche grazie al poliidrossialcanoato (PHA), un polimero biodegradabile innovativo. Il processo di produzione utilizzava batteri che trasformano scarti alimentari in bioplastica, un ciclo virtuoso per l'ambiente che attirò l'attenzione di investitori e partner globali, come Ikea e Unilever.

Nel 2014, Bio-On si quotò in Borsa, vedendo la propria capitalizzazione salire a oltre 1,3 miliardi di euro. Nel 2018, la startup raggiunse lo status di “unicorno”, trasformandola in un simbolo di innovazione italiana. Tuttavia, il suo sogno sarebbe presto crollato in un vortice di accuse e strumenti finanziari.

Il Crollo Drammatico: Accuse e Scandalo

Il destino di Bio-On cambiò drasticamente il 24 luglio 2019, quando Gabriele Grego, fondatore di Quintessential Capital, pubblicò un video esplosivo paragonando l'azienda a Parmalat, sottolineando manovre fraudulent e la mancanza di un vero flusso di cassa. Questo scosse il mercato, facendo crollare il valore delle azioni di oltre il 70% in un solo giorno, determinando una perdita di circa 700 milioni di euro in capitalizzazione di mercato.

Grego difese la sua azione, controbattendo che la sua ricerca era basata su analisi finanziarie rigorose. In conseguenza di ciò, Bio-On avviò una difensiva accusando Quintessential di voler distruggere l'azienda per interessi personali.

Il Processo: Un Ultimo Capitolo

Con l'inizio del processo nel 2024, vi è stata un'attenzione costante verso il settore delle bioplastiche e le sue problematiche. Gli ex dirigenti di Bio-On sono accusati di aver mantenuto un'immagine di prosperità mentre i debiti crescevano silenziosamente. Si è parlato di Bio-On come di una “scatola vuota”, vuota in termini di utilità reale e prospettive di crescita.

Marco Astorri, nonostante le accuse, è stato contattato da Maip, un'azienda piemontese che ha acquisito i beni di Bio-On per 20 milioni di euro, tra cui la fabbrica e i brevetti. Astorri, con la sua esperienza, potrebbe offrire le competenze necessarie per un rilancio, sollevando dubbi etici e legali sulla sua ingaggia.

Investitori Traditi: La Lezione di Bio-On

Il crollo di Bio-On ha devastato anche i risparmi di molti piccoli investitori, inclusi nomi illustri come Fabio Roversi Monaco e Alberto Vacchi, che hanno visto i loro investimenti sfumare. Cause legali sono in corso, con gli investitori che cercano di recuperare perdite e comprendere il ruolo delle autorità di vigilanza.

Il caso Bio-On rappresenta un monito per gli investitori: la tentazione dell'innovazione e della sostenibilità non deve oscurare l'importanza di un'analisi approfondita. Nonostante il potenziale delle bioplastiche, gli investimenti in startup devono essere affrontati con cautela e una rigorosa due diligence.