Incidente mortale sull'A4: chi era la giovane psicologa Chiara Moscardi? Tragica storia di una vita spezzata
2024-12-18
Autore: Matteo
L’INCIDENTE TRAGICO
Un terribile incidente ha colpito l'autostrada A4, dove un tir ha travolto un veicolo dei servizi sociali del Comune di Venezia, fermo per un guasto sulla corsia di emergenza. La vittima era Chiara Moscardi, una giovane psicologa di soli 26 anni, uccisa sul colpo. A bordo con lei c'era un uomo, che è rimasto gravemente ferito. Il camion, dopo l'impatto, si è rovesciato lateralmente, sfondando la barriera del guardrail. L'autista del tir ha riportato solo ferite lievi, ma la scena dell'incidente è stata devastante.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso le sue più sentite condoglianze: “A nome di tutta la Città di Venezia e mio personale, voglio esprimere profondo cordoglio per la tragica perdita di Chiara. La sua dedizione al benessere delle persone più fragili rimarrà nei cuori di tutti noi.”
CHI ERA CHIARA MOSCARDI?
Chiara Moscardi non era solo una psicologa dedicata; era una giovane donna con una passione per il rugby. Proveniente da una famiglia sportiva, con un padre e un fratello campioni d'Italia con la Rugby Rovigo, Chiara aveva deciso di seguire le sue aspirazioni professionali dopo aver conseguito la laurea in Psicologia presso l'Università di Padova.
Da qualche anno era entrata a far parte della cooperativa Cosep, occupandosi di progetti cruciali come il Drop In, volto a supportare persone vulnerabili nella zona di Mestre. I suoi interventi erano mirati a stabilire un contatto diretto con persone senza dimora e con problemi di dipendenza, offrendo loro aiuto e supporto.
LA TRAGEDIA DELLA PERDITA
La notizia della sua morte ha sconvolto la comunità di Venezia e non solo, con molti che si sono uniti nel lutto per una giovane la cui vita è stata spezzata in un momento tragico. Nonostante la giovane età, Chiara aveva già lasciato un segno profondo nel suo campo lavorativo e nella vita delle persone che aveva aiutato. La sua storia rappresenta non solo una perdita inimmaginabile, ma anche un invito a riflettere sulla sicurezza stradale e sui pericoli che affrontano quotidianamente molti lavoratori come lei.