Finanze

Mercato auto in crisi: L'elettrico è davvero il colpevole?

2024-10-09

Autore: Sofia

Il mercato automobilistico è in crisi, e molti ci si chiedono se la transizione verso l’elettrico sia la causa principale di questo declino. Non possiamo ignorare le parole di Luca Cordero di Montezemolo, che ha affermato: “L’industria dell’auto in Italia non esiste più”. Nessuno sembra indignarsi di fronte alla situazione drammatica in cui versano marchi storici come Lancia, Maserati e Magneti Marelli. Le fabbriche sono vuote e i dipendenti sono in cassa integrazione.

La verità è che i costruttori automobilistici come Volkswagen, Mercedes e BMW si trovano ora di fronte a una dura realtà: i licenziamenti. Questi giganti, che hanno investito ingenti somme per adattarsi agli obblighi europei sull’elettrificazione, ora vedono i frutti di tali investimenti sfumare.

Secondo Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote, la crisi del mercato non è dovuta all'elettrico, ma all’aumento vertiginoso dei prezzi delle automobili convenzionali. I dati parlano chiaro: dal periodo pre-pandemia, i prezzi di modelli molto popolari come la Dacia Duster sono aumentati del 38%, mentre la Panda ha visto un incremento del 17%. Questa impennata dei prezzi ha fatto calare le vendite, spingendo molti acquirenti verso il mercato dell’usato.

In effetti, in Italia solo il 4% del mercato è rappresentato dalle auto elettriche. È fuori luogo attribuire alle vetture elettriche i problemi accumulati da marchi storici come Lancia e Maserati. La questione principale rimane il costo delle auto nuove, sia a benzina che diesel.

Inoltre, l'imposizione delle normative sul cambio di paradigma verso il green non ha prodotto i risultati sperati, e i massicci investimenti in infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche sembrano non bastare a convincere i consumatori a cambiare. La crescente frustrazione tra i consumatori, unita al rincaro dei prezzi, potrebbe avere ripercussioni significative sul settore, con possibili conseguenze anche sul fronte occupazionale.

Il dibattito sull'auto elettrica e il futuro dell'industria automobilistica in Italia è ben lontano dalla sua conclusione. Ma una cosa è chiara: la crisi attuale non può essere attribuita solamente al passaggio a un nuovo modello di mobilità.