Oggi è stato approvato un disegno di legge cruciale per la valorizzazione delle risorse marine italiane, come annunciato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine del Consiglio dei ministri.

"Da oltre due anni - ha dichiarato Musumeci - stiamo ponendo l'accento sull'importanza del mare, non solo come risorsa economica, ma come patrimonio da preservare. Questo settore coinvolge circa 250mila imprese e un milione di lavoratori, generando un valore di 65 miliardi di euro, fondamentale per lo sviluppo, in particolare delle regioni meridionali".

Il nuovo provvedimento prevede la semplificazione delle procedure burocratiche e la riforma del Codice della navigazione, in vigore da 80 anni. Tra le novità più rilevanti, c'è l'istituzione di un Comitato interministeriale per il mare, che avrà il compito di affrontare questioni attuali e trovare un equilibrio normativo tra 11 ministeri.

Ma cosa comporta realmente questa nuova legge? Gli esperti affermano che potrebbe finalmente dare slancio a investimenti in infrastrutture portuali e sostenere progetti di pesca sostenibile e turismo marittimo. Questa iniziativa potrebbe trasformare il nostro mare in un volano per l'economia, capace di attrarre turisti da tutto il mondo.

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