Stellantis annuncia una joint venture da 4 miliardi con la cinese Catl per una gigafactory di batterie in Spagna. Decisioni cruciali su Termoli nel 2025
2024-12-10
Autore: Maria
Stellantis ha siglato un accordo con Catl per investire fino a 4,1 miliardi di euro in una joint venture destinata alla costruzione di un impianto europeo di batterie al litio ferro fosfato a Saragozza, in Spagna. Questa nuova struttura è prevista per iniziare la produzione entro la fine del 2026, segnando un passo significativo nell'impegno dell'azienda per l'elettrificazione in Europa.
Le batterie di Saragozza saranno destinate a veicoli di piccole dimensioni, mentre quelle prodotte a Termoli in collaborazione con Acc saranno impiegate per auto più grandi. Stellantis prevede che l'impianto spagnolo avrà una capacità di produzione di 50 GWh, in base all'evoluzione del mercato e al supporto delle autorità locali e dell'Unione Europea.
Il Memorandum of Understanding firmato nel novembre 2023 ha gettato le basi per la fornitura locale di celle e moduli LFP per il mercato europeo dei veicoli elettrici. John Elkann, presidente di Stellantis, ha sottolineato l'importanza di queste partnership per arrivare a un futuro più sostenibile, approfittando delle tecnologie avanzate nel settore delle batterie.
La joint venture rappresenta un potenziamento dell'offerta di batterie di Stellantis, che mira a fornire veicoli elettrici competitivi nei segmenti B e C. Robin Zeng, CEO di Catl, ha evidenziato come questa collaborazione unirà le tecnologie avanzate di Catl con l'esperienza operativa di Stellantis, promettendo un futuro luminoso per la nuova fabbrica.
Per quanto riguarda il progetto di Termoli, la joint venture ACC, composta da Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies, ha annunciato che confermerà i piani per la gigafactory entro il primo semestre del 2025. La fabbrica di Termoli avrà un focus sulla diversificazione del portafoglio chimico e sull'ottimizzazione dei costi, mentre la Regione Basilicata sta implementando misure per ridurre i costi energetici e aumentare la competitività.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato la necessità di cambiare le regole europee per affrontare le sfide che Stellantis e l'industria automotive italiana stanno affrontando. Il governo spagnolo ha accolto con favore l'investimento di Stellantis e Catl, con oltre 357 milioni di euro in sovvenzioni per modernizzare la produzione automobilistica e contribuire alla transizione ecologica. La Spagna ha destinato più di 5,5 miliardi di euro per favorire la reindustrializzazione del settore, puntando a raggiungere 5,5 milioni di veicoli elettrici entro il 2030.
Tuttavia, la situazione non è priva di sfide. I lavoratori di Trasnova, un'azienda dell'indotto Stellantis, hanno protestato contro i licenziamenti, chiedendo garanzie dal governo e dall'azienda. Luca Cordero di Montezemolo ha espresso preoccupazione per la deindustrializzazione dell'Italia, invitando a un approccio più collettivo per attrarre investimenti e produttori stranieri.
La direzione verso una maggiore sostenibilità e innovazione nel settore automotive è chiara, ma le tempistiche e le azioni concrete resteranno fondamentali nei prossimi anni.