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Usa ad Israele: "Aiuti a Gaza o stop alla fornitura di armi!". Schlein: "Meloni, governo riconosca lo Stato di Palestina"

2024-10-15

Autore: Giovanni

Un miliziano di Hezbollah catturato ha rivelato che i membri della sua unità, la Radwan, si sono dati alla fuga dopo la morte del loro leader, Hassan Nasrallah. Wadah Younes, ora nelle mani delle forze armate israeliane, ha dichiarato che "sono scappati tutti, compreso il comandante regionale". Questo ha sollevato interrogativi sulla capacità di Hezbollah di mantenere il controllo e organizzare le operazioni militari dopo la recente eliminazione del loro capo.

In un intervento alla Camera dei Deputati, la Premier Giorgia Meloni ha esposto la posizione del governo italiano sul riconoscimento della Palestina: "Riconoscere la Palestina in questo frangente non risolverebbe il conflitto". Ha sottolineato l'importanza di mantenere aperto il dialogo con tutti gli attori internazionali e ha ribadito il supporto alla soluzione dei due Stati. Nonostante la pressione per un riconoscimento immediato da parte di alcuni membri dell'opposizione, Meloni ha avvertito sui rischi di isolare Israele, avvertendo che ciò potrebbe avvantaggiare Hamas e altri attori ostili.

Intanto, l'ex capo dell'intelligence israeliana ha previsto attacchi mirati ai siti nucleari iraniani, intensificando la tensione nella regione. Non è un caso che il Primo Ministro Netanyahu stia cercando di rassicurare gli USA, garantendo che gli attacchi mirati avranno una giustificazione legittima di difesa.

Nel frattempo, oltre un quarto del Libano è attualmente soggetto a un ordine di evacuazione, segno delle crescenti preoccupazioni per la sicurezza della regione. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha confermato che circa 1,2 milioni di persone sono già sfollate, creando una crisi umanitaria di proporzioni enormi.

Con il conflitto in corso, Israele è diventato l'obiettivo principale degli attacchi informatici iraniani, mentre Microsoft ha rivelato che quasi la metà delle operazioni condotte dagli hacker iraniani nel periodo recente era diretta contro aziende israeliane.

Nell’ambito della crisi umanitaria a Gaza, le restrizioni agli aiuti raggiungono un nuovo picco, con l’UNICEF che denuncia un impatto devastante sui bambini e famiglie che lottano per sopravvivere. La situazione è diventata così tragica che in alcuni giorni non è stato permesso l’ingresso di alcun convoglio umanitario nella Striscia, mentre i rapporti da parte di organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere mettono in guardia sul numero crescente di civili intrappolati.

Recentemente, la tensione è salita in Israele a seguito di un attacco in autostrada che ha causato un morto e diverse persone ferite. Anche il presidente turco Erdogan ha lanciato accuse dure contro l'ONU, affermando che non è in grado di proteggere i propri soldati.

Il Nicaragua, nel mentre, ha deciso di ritirare il suo ambasciatore in Israele a seguito della rottura delle relazioni diplomatiche, sottolineando un crescente isolamento internazionale di Tel Aviv.

La situazione posto in atto una crescente pressione sui leader mondiali affinché trovino una soluzione sostenibile e immediata alla crisi, spesso sconosciuta dai media mainstream. Cosa succederà nei prossimi giorni? Gli esperti avvertono che la tensione potrebbe sfociare in un conflitto più ampio nella regione.