Mondo

Violenza e tortura: un incubo di 23 anni in Brasile

2024-10-12

Autore: Maria

Un incubo di abusi

Un storia agghiacciante che sembra uscita da un film dell'orrore. Un uomo di 54 anni ha sequestrato e violentato la moglie e i sette figli per oltre due decenni, costringendoli a vivere in una prigione domestica. Quello che è emerso dalle indagini è un incubo di abusi fisici e psicologici che ha sconvolto la comunità di Novo Oriente de Minas, una località rurale nello stato di Minas Gerais, in Brasile.

Il coraggio di una figlia

La verità è venuta a galla grazie al coraggio di una delle figlie, che ha finalmente deciso di denunciare la situazione alla polizia. La giovane, insieme ai suoi sei fratelli, di età compresa tra i 3 e i 22 anni, ha raccontato delle atrocità vissute, tra cui ripetute violenze sessuali e la totale privazione della libertà. Le forze dell'ordine, guidate dalla delegata Herika Ribeiro Sena, hanno scoperto che la madre aveva iniziato a subire queste torture sin da giovanissima, all'età di 17 anni, e che i membri della famiglia erano isolati dal mondo esterno.

L'orrore della violenza

L'orrore non finisce qui: secondo le autorità, la donna ha anche subito tre aborti indotti illegalmente. I corpi dei feti sono stati rinvenuti sepolti nel giardino della loro casa. La salute della vittima era gravemente compromessa e, nonostante le sue pessime condizioni, l'uomo le negava ogni tipo di assistenza medica.

Abusi incalcolabili

Le indagini hanno rivelato che il 54enne non solo abusava della moglie, ma anche di una delle figlie, mostrando comportamenti deviantemente intrusivi. Infatti, ha persino distrutto un muro della casa per spiarle mentre si vestivano e facevano la doccia. Ci sono anche sospetti su un possibile abuso verso la suocera, la quale, dopo aver avuto un malore, non è stata soccorsa ed è deceduta.

L'arresto e la liberazione delle vittime

Oggi, l'uomo è stato arrestato con gravi accuse, tra cui la detenzione, lo stupro di persona vulnerabile e l'occultamento di cadavere. La madre e i suoi figli sono stati liberati e ora si trovano al sicuro in un luogo protetto, lontano dall'incubo vissuto per 23 anni. Durante l'interrogatorio, il 54enne ha negato tutte le accuse, definendosi un padre affettuoso: una narrazione che stride fortemente con il racconto agghiacciante delle vittime.

Un problema globale

Questo caso mette in luce una situazione terribile che colpisce le famiglie vulnerabili in tutto il mondo, e la necessità di restare vigili e proattivi nella lotta contro la violenza domestica. Le autorità stanno continuando ad indagare e a garantire supporto per le vittime in questo momento delicato.