Finanze

Benetton: Un Nuovo Accordo Sconvolgente Fino a 70mila Euro per le Dimissioni! Ecco Tutti i Dettagli

2024-12-06

Autore: Marco

PONZANO VENETO (TREVISO) - È stato appena firmato un nuovo accordo tra i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e i vertici di Benetton, un'iniziativa che cerca di rispondere alla crisi finanziaria e manageriale che ha colpito l'azienda l'anno scorso. Questo accordo prevede un incremento fino al 30% degli incentivi per le dimissioni volontarie, offrendo ‘bonus’ che possono arrivare fino a 70.000 euro, a seconda dell’anzianità lavorativa. Ma c'è di più: l'azienda si impegnerà a fornire percorsi di outplacement del valore di 4.000 euro e offrirà opportunità di impiego per un massimo di venti dipendenti attraverso agenzie di lavoro interinale per un periodo di 12 mesi.

La situazione è critica

Questa mossa rientra nelle strategie di Claudio Sforza, CEO di Benetton, che sta cercando di ridurre i costi e rilanciare il marchio iconico, con l'obiettivo di evitare licenziamenti. Dopo aver riportato una perdita negativa record di 230 milioni di euro nel bilancio del 2023, l’azienda punta a dimezzare le perdite nel corso di quest’anno e spera di arrivare quasi in pareggio entro il 2025.

I sindacati si sono riuniti per aggiornare i lavoratori e hanno espresso preoccupazione riguardo le intenzioni aziendali. Hanno dichiarato: «Il rapido cambiamento e le difficoltà finanziarie hanno messo a repentaglio gli accordi precedenti, ma siamo riusciti a mantenere il limite di solidarietà individuale fermo al 40% fino al 28 febbraio 2025, il che implica che nessun lavoratore potrà essere coinvolto in più di due giorni di solidarietà. Tuttavia, ci preoccupa il fatto che, dopo il 1° marzo, si intende discutere di un contratto di solidarietà che coinvolgerebbe tutti i dipendenti, senza più limitazioni individuali».

Dalla scorsa novembre, circa quaranta lavoratori hanno già colto l'opportunità di uscire dall'azienda attraverso questo incentivo. Ulteriori incentivi sono stati inseriti nel nuovo accordo per chi decide di lasciare Benetton entro il 15 gennaio del prossimo anno, e si prevede un aumento significativo delle uscite volontarie.

Preoccupazioni per i restanti dipendenti

I sindacati sono ora concentrati sui dipendenti che rimarranno in azienda. È imperativo che ricevano adeguata formazione e vengano ricollocati nel nuovo progetto strategico, che implica tagli significativi ai costi e l'eliminazione di operazioni non profittevoli. Un esempio di queste misure include la chiusura di 500 negozi in tutto il mondo, una mossa che ha sollevato molte domande sulla sostenibilità futura dell’azienda e sulla sicurezza dei posti di lavoro.

La situazione di Benetton è un monito sulle sfide che il settore tessile sta affrontando e sui sacrifici che i dipendenti devono spesso affrontare. Riuscirà il marchio a risollevarsi senza compromettere ulteriormente il suo personale?